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Il pannello di presentazione della mostra

Opere di Misericordia

Distillato di sapienza antica, per la modalità con cui ci sono state trasmesse, le opere della misericordia rischiano di sembrarci realtà legate al passato. Soffiata via la polvere del passato, se ne riscopre invece la straordinaria attualità. Le opere della misericordia corporale e spirituale sono indicazioni forti per la vita del cristiano, ci insegnano atteggiamenti concreti che ci chiedono di metterci in gioco, di convertire il cuore e le abitudini, di non limitarci ad ascoltare il vangelo, ma diventare invece gente che sa accogliere e concretizzare la Parola di Dio. Da un’idea nata sui nostri monti, grazie all’impegno di E.M.I. edizioni missionarie, nasce questa mostra che abbiamo voluto proporre negli ultimi mesi del giubileo.

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Invitiamo tutti a prendersi il tempo di visitarla. Con grande semplicità, ma anche in  maniera molto incisiva, i pannelli propongono ciascuna delle 14 opere corredata da un testo biblico, una brevissima provocazione di Papa Francesco, la figura di un testimone rispetto alla quale è proposto anche sempre un riferimento internet per eventuali approfondimenti. Crediamo che questo percorso possa servirci a concretizzare la misericordia che abbiamo conosciuto e accolto in questo giubileo.

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Speriamo che il riscoprire questa sapienza cristiana serva a ciascuno per convertire un po’ il proprio stile di vita, per diventare concretamente, un po’ di più, operatore di misericordia nel nostro mondo.

Tutti i Santi Icona dettaglio

Solennità di tutti i Santi

Tutti i Santi Icona piccolaOgni anno il primo giorno di novembre, la Chiesa ci invita a fare memoria di tutti i santi. Una grande festa con tutti i fratelli che hanno trovato gioia e pienezza di vita nel seguire il Vangelo. Monaci e vescovi, laici e sacerdoti, papi e persone semplici, religiosi e sposi, anziani e giovanissimi, dediti alle attività più varie, ma uniti da un solo filo conduttore: la scoperta dell’amore di Dio, il desiderio di farlo diventare la luce di ogni giorno, nei pensieri e nei gesti. Accanto ai Santi, il due novembre ricordiamo anche i nostri cari defunti, per augurare loro di far parte della festa del paradiso.

Nelle nostre comunità parrocchiali celebreremo la solennità dei santi e la commemorazione dei defunti secondo questi orari

A Bosco Chiesanuova:

Messe con orario festivo: Sabato 31 ore 18.30, domenica 1 ore 8.30, 11, 18.30.  Nel pomeriggio di domenica, alle 15.30 la liturgia della Parola e la processione al Cimitero.

Lunedì 2 la messa al cimitero alle ore 16.00

A Valdiporro:

Messe con orario festivo: sabato 31 ore 20.00, domenica 1 ore 9.45. Nel pomeriggio di domenica, alle ore 14.30 la liturgia della Parola e la processione al Cimitero.

Lunedì 2 la messa al Cimitero alle ore 10.30

 

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Giornata mondiale di preghiera per il creato

Questa mattina all’udienza generale in piazza San Pietro, Papa Francesco ha invitato tutti i credenti a dedicare la giornata del 1 settembre alla preghiera per il creato. La giornata sarà celebrata in comunione di preghiera anche con la chiesa ortodossa. Papa Francesco ha invitato tutti a pregare con queste parole: “vogliamo offrire il nostro contributo al superamento della crisi ecologica che l’umanità sta vivendo”. La preghiera dovrà essere un gesto di disponibilità, “un momento forte anche in vista dell’assunzione di stili di vita coerenti.”.

il testo completo dell’udienza al link - http://w2.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2015/documents/papa-francesco_20150826_udienza-generale.html

A breve su questa pagina alcune indicazioni per vivere insieme questo importante momento di comunione e di preghiera.

 

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La tó tèra

L’enciclica di Papa Francesco “Laudato si’” Raccontata nei dintorni di Bosco Chiesanuova.

un’iniziativa nata in collaborazione con la casa editrice EMI per dare a molti la possibilità di conoscere qualche pennellata del documento di Papa Francesco. Quale contesto migliore, se non quello di una passeggiata nella natura, per conoscere i pensieri, le provocazioni, la Sapienza del Papa dal nome del poverello di Assisi?

PORZIUNCOLA

Perdono di Assisi

Perdono di Assisi

SAN FRANCESCO

Nel 1216 Papa Onorio III Concesse a San Francesco d’Assisi un particolare dono: Tutti quelli che avessero visitato la piccola chiesa chiamata porziuncola il giorno 2 agosto la grazia dell’indulgenza. Nel corso del tempo questa possibilità fu estesa alle chiese francescane e poi a tutte le chiese particolari.

Il dono dell’indulgenza ha a che fare con il sollievo e la liberazione dagli effetti del peccato. Si accoglie questo dono vivendo un percorso spirituale che la Chiesa consiglia:

  • La confessione sacramentale (entro 8 giorni dalla data indicata)
  • La partecipazione alla messa e la comunione Eucaristica (entro 8 giorni dalla data indicata)
  • Una preghiera per il Papa, chiedendo a Dio di rafforzare la comunità nel vincolo dell’unità e nella fedeltà al Vangelo
  • È necessario rinnovare la propria fede recitando il Credo e il Padre nostro
  • È necessario visitare una chiesa parrocchiale sostando per qualche tempo in preghiera

Per maggiori informazioni sulla storia e sul significato di questa festa è possibile consultare le notizie ufficiali al link http://www.porziuncola.org/il-perdono-della-porziuncola-15-1.html

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L’uomo della sindone

Dal 12 luglio al 31 ottobre, nella nostra chiesa parrocchiale sarà possibile lasciarsi guidare da un percorso fatto di testi ed immagini che conduce alla scoperta della Sindone, e che aiuta a riflettere su alcuni brani del vangelo e sui luoghi della passione. Una riproduzione in grande formato del sacro lino sarà occasione di memoria degli eventi della passione, di contemplazione dell’evento della croce, di ringraziamento e di preghiera a Cristo, che ha dato se stesso per noi.

il percorso sarà liberamente visitabile durante gli orari dell’apertura della chiesa: dal 12 luglio al 30 agosto dalle 7.30 alle 22.30; dal 1 settembre al 31 ottobre dalle 7.30 alle 19.30.

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Orari estivi delle celebrazioni

dal 12 luglio al 30 Agosto 2015 la chiesa parrocchiale sarà aperta dalle 7.30 alle 22.30. Con la comunità cristiana, vivremo le celebrazioni con questi orari:

 

Domenica:

In parrocchia: messe alle ore 7.00, 8.30, 10.00, 11.00, 18.30.

 

Lunedì

8.30       messa in parrocchia

18.30     messa in parrocchia

18.30     messa presso le suore

 

Martedì

8.30       messa in parrocchia

18.30     messa in parrocchia

18.30     messa presso le suore

 

Mercoledì

8.30       messa in parrocchia

18.30     messa in parrocchia

18.30     messa presso le suore

 

Giovedì

8.30       messa in parrocchia

18.30     messa a Santa Margherita

18.30     messa presso le suore

16.00 – 22.00 in parrocchia: Adorazione Eucaristica

 

Venerdì

8.30       messa in parrocchia

18.30     messa in parrocchia

18.30     messa presso le suore

Sabato

16.00     messa presso la casa di riposo “Villa San Giacomo”

17.00     messa a Santa Margherita (messa festiva)

18.30     messa in parrocchia

Basilica di San Zeno

San Zeno, grande uomo di Dio

San Zeno

San Zeno, Patrono della Diocesi di Verona

San Zeno (o Zenone), di origine africana (come lo conferma lo stile dei suoi discorsi), si ritiene nato a Cesarea di Mauritania (l’odierna Scerscel nel Marocco) verso l’anno 300. Ebbe probabilmente una famiglia cristiana perché, da bambino, fu testimone commosso del martirio di S. Arcadio, del quale esaltò poi la fortezza. Frequentando le scuole universitarie di Cirta e Madaura, acquisì una vasta cultura classica, studiando Tertulliano, S. Cipriano, Lattanzio, di cui risentono i suoi discorsi. Forse accompagnando S. Atanasio, Patriarca di Alessandria d’Egitto, esule cacciato dagli eretici ariani, venne a Verona, e qui su invito del Vescovo S. Lucillo, si fermò.

Verona, dopo Aquileia, era la maggiore città del Veneto e dell’ Istria. Qui Zeno divenne sacerdote e si distinse per il suo intenso lavoro apostolico. Alla morte di S. Cricino, venne eletto Vescovo, ottavo della serie dei vescovi veronesi, e consacrato l’8 dicembre 362.

Di lui rimangono 93 “Sermoni” nei quali sentiamo l’eco delle opere da Lui compiute nel suo faticoso episcopato. Egli portò Verona, ancora pervasa da insidie ereticali e da un paganesimo rinascente, ad una generosa vita cristiana, soprattutto con la sua predicazione, tenuta nella Basilica da lui edificata, di cui rimangono significativi resti nel complesso archeologico della Cattedrale.

Morì il 12 aprile di un anno incerto fra il 372 e il 380 dopo aver impresso nella comunità cristiana veronese un’orma di sapienza, di amore e di virtù. La sua tomba fiorì subito di quei miracoli che Zeno già in vita, ebbe da Dio il privilegio di compiere. La devozione a Lui si diffuse e col suo nome sorsero chiese, oltre che in Verona, in tante città d’Italia e d’Europa. La Basilica romanica, nella cui Cripta è custodito il suo corpo, sorta verso il 1000, è mirabile poema di fede, di storia, di arte, e canta la gloria di Zeno, patrono della Città di Verona e della Chiesa veronese.

(Il testo è preso da un’immaginetta stampata in occasione della “peregrinatio” dell’urna con le reliquie del Santo nelle parrocchie della Diocesi di Verona.)

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Semplicità e missione

DSC03819Spesso un’immagine serve più di mille parole perché è diretta, se ci si lascia prendere dal suo fascino, essa arriva al cuore! Deve aver pensato questo suor Elisa Kidané, alla fine della sua impresa biografica. Scrivere della vita di una donna come Maria Teresa Scandola, diventata suor Maria Giuseppa, non è certamente semplice. La sua santità, la sua straordinaria tempra di giovane donna di montagna, imbevuta di concretezza e di vangelo, non è stata né  sensazionale né rumorosa. Per questo, il titolo della nuova biografia “Giusy degli zoccoli”, stupisce all’inizio, ma poi conquista. Il familiare “Giusy” e la semplicità delle “Sgalmare”, tipica calzatura di legno e cuoio della lessinia, riporta ad una quotidianità fatta di relazioni vere, di un affetto profondo e disinteressato, di uno spirito sapiente e sereno, capace di lavorare incessantemente senza trasformare mai la fatica in brontolamento. Una quotidianità riempita di cura materna, tanto feriale quanto preziosa e insostituibile! Questa immagine, straordinaria e semplice, ci riporta al profumo di casa, alla concretezza di un riferimento sicuro, ad una fede semplice, e per questo più vera, più illuminata! Grazie a Suore Elisa Kidané per questo nuovo dipinto di Suor Maria Giuseppa; ma ancor di più Grazie al Signore per averci detto, tramite questa figlia della nostra terra, che anche noi, nella semplicità, nella quotidianità, siamo chiamati alla santità!