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Canti Pasquali

Le regole sanitarie per il contrasto della pandemia ci chiedono tra le altre cose di non utilizzare i libretti dei canti. Abbiamo pensato allora di servirci degli strumenti digitali. Allegato qui sotto si trova un file in formato pdf che contiene quasi tutti i canti che proporremo nelle celebrazioni pasquali. Inquadrando il codice QR riportato su i cartelli affissi in chiesa, si viene rimandati allo stesso file. Raccomandiamo tutti di scaricare il file. durante le celebrazioni, possiamo mettere i nostri smartphone in modalità “aereo”, diventeranno così strumenti per partecipare alla celebrazione anche con il canto.

Clicca qui: Canti Pasquali

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Mostraci il tuo volto – …la ripresa!

Ascoltare la Parola di Dio in un clima di preghiera per riconoscere in essa il volto di Cristo, nostro Signore, nostra Idade_Media_Arte_Bizantina_Mosaico_de_Jesus_Cristo_em_Santa_Sofia-620x330salvezza, nostra pace.  Dopo l’interruzione forzata di questi mesi, nel rispetto delle norme e anche nella modalità online, riprendiamo quest’esperienza di fede e di condivisione.

L’orario degli incontri sarà modificato per rispondere alle attuali restrizioni. Non ci incontreremo quindi come sempre il lunedì sera, ma la domenica pomeriggio, dalle 17 alle 18. 

Il primo incontro, domenica 24 gennaio ci darà l’opportunità di incrociare e vivere insieme molte occasioni.

nello stesso incontro, avremo infatti l’occasione di valorizzare la domenica della Parola, fissata quest’anno proprio in questa data riflettere sul Padre Nostro, che il nuovo messale ci propone di pregare con due piccoli ritocchi di traduzione. La meditazione del Padre Nostro è anche una delle opere richieste per ricevere il dono dell’indulgenza durante questo anno dedicato a San Giuseppe.

Sarà possibile partecipare all’incontro anche attraverso la diretta sul canale YouTube “chiedi cerca bussaLogo youtube

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Celebrazioni per la settimana santa 2022

Comunità parrocchiali di

Bosco Chiesanuova e Valdiporro

Settimana Santa e Pasqua - Programma delle celebrazioni

 

Lunedì 11 Aprile 

Bosco 

8.30 Messa

dalle 16.00 all 18.30  Confessioni per bambini e ragazzi                                      

20.30 – 22.30 confessioni per adolescenti e giovani

 

Martedì 12 Aprile 

Bosco 

8.30 Messa

9.30 – 12-30 confessioni

dalle 16.00 all 18.30  Confessioni per bambini e ragazzi 

 

Mercoledì 13 Aprile 

Bosco 

8.30 Messa

Casa Nazareth

Ritiro e confessioni ore 14.30 e 20.30

 

Giovedì Santo 14 Aprile   “In Coena Domini”

 Alle 9.30 nella chiesa Cattedrale il Vescovo benedice gli olii che saranno poi distribuiti in ciascuna parrocchia e serviranno per la celebrazione dei sacramenti .

Bosco    

Ore 20.30  Messa “In Coena Domini”

 Valdiporro 

Ore 20.30 Messa “In Coena Domini”

 

Venerdì Santo 15 Aprile  “In Passione Domini”

Bosco:

8.30 Lodi

9.00-12.00 confessioni

15.00 Solenne commemorazione della Passione del Signore

            20.45 – Via Crucis in Chiesa

 Valdiporro

15.00 Solenne commemorazione della Passione del Signore

16.30-19.00 confessioni

20.45 – Via Crucis in Chiesa

 

Sabato Santo 16 Aprile 

Bosco 

8.30 Lodi

9.00-12.00 e 15.00-19.00 saranno a disposizione dei confessori

 

 Veglia Pasquale sabato 16 Aprile 

 Bosco 

Ore 21.30     Liturgia del Fuoco, Liturgia della Parola, Liturgia Battesimale, Liturgia Eucaristica.

 Valdiporro  

Ore 21.00     Liturgia del Fuoco, Liturgia della Parola, Liturgia Battesimale, Liturgia Eucaristica.

 

 

Domenica di Pasqua– 17  Aprile  “In Resurrectione Domini”

 Bosco 

Messe ore 8.30, 11.00, 18.30 

            Valdiporro 

Messa ore 9.45

 

Lunedì 18 aprile

 Bosco: 

8.30 Messa

 Bosco – Casa di Riposo:    

16.00 celebreremo la Pasqua con i nostri anziani 

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In memoria di un sì

Un filo rosso unisce la storia della comunità cristiana di Bosco Chiesanuova con quella di una sua figlia di riguardo: suor Maria Giuseppa Scandola. Questa straordinaria donna ha lasciato la sua terra natale nel 1872, affascinata dalla proposta di Daniele Comboni di partecipare al suo sogno missionario per l’Africa. L’affetto per la terra d’origine non mancò mai nell’esperienza di Suor Maria Giuseppa. Questo sentimenti sincero e limpido non perse mai la purezza della gratuità, e non divenne perciò mai ostacolo al dono totale della sua vita per la missione. Nella sua vicenda si scorge qualcosa di più grande che la lega alla sua terra, qualcosa che viene dalla fede profonda e che ha a che fare con l’Immacolata. Per capire questo legame, basta ripercorrere, sincronizzandole tra di loro, alcune date della storia della parrocchia e della vicenda di suor Maria Giuseppa.

 26 gennaio 1849 - Nasce in contrada Biancari di Bosco Chiesanuova Maria Teresa Scandola: tutti la chiameranno “Marietta”, diventerà suor Maria Giuseppa.

8 dicembre 1854 - Pio IX proclama solennemente il dogma dell’immacolata concezione di Maria

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Iscrizione alla base del monumento all’Immacolata nella piazza di Bosco Chiesanuova

31 gennaio 1855 - Mons. Stefano Crosatti, alla fine di un triduo di preghiera che festeggia la definizione dogmatica, mette la comunità sotto la protezione dell’Immacolata e propone la costruzione del momumento in piazza che sarà inaugurato il 15 agosto 1855.Marietta Scandola ha sei anni; di li a poco la protezione della madre celeste le sarà preziosa, anche per affrontare il dramma che segnerà la sua giovane vita: il 30 agosto 1855 resterà orfana del padre.

Nel 1864 Mons. Stefano Crosatti sarà chiamato a lasciare la comunità di Bosco Chiesanuova. Nel 1870 diventerà vicario generale della Diocesi di Verona.

8 dicembre 1874 - insieme ad alcune altre giovani, Maria Teresa Scandola inizia formalmente il periodo di formazione religiosa e missionaria. La celebrazione sarà presieduta da Mons Crosatti che aveva battezzato Maria Teresa e che certamente aveva contribuito a ravvivare e far crescere la sua devozione mariana. Ormai tutti chiamano Marietta con il nuovo nome che Comboni le ha dato: Giuseppa.

L’8 dicembre del 1898 - nella nuova chiesa dell’Immacolata in Assuan, Suor Maria Giuseppa Scandola pronuncia finalmente i suoi voti perpetui nelle mani di Mons. Antonio Maria suor_ScandolaRoveggio, suo direttore spirituale e secondo successore di Mons. Daniele comboni come Vicario Apostolico dell’Africa Centrale.

Sono passati 120 anni da quel lontano 8 dicembre, ma a Bosco Chiesanuova si rinnova ancora oggi la devozione alla Vergine Immacolata. La sera dell’8 dicembre, dopo la celebrazione delle 18.30 ci recheremo al monumento dell’immacolata per affidare la nostra comunità parrocchiale alla Vergine Maria. La Madre celeste ci renda come suor Maria Giuseppa coraggiosi e fedeli testimoni di Cristo, non tanto con le parole ma con autentici fatti di carità, germogli di una vita vissuta nella logica del dono.

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Chiusura Catechismo 2014-2015

Anche quest’anno si è conclusa l’esperienza del catechismo, ma non senza un momento di spiritualità, di gioco, di divertimento! Lunedì 25 maggio i ragazzi hanno avuto l’opportunità di confessarsi e poi di svagarsi giocando, facendo merenda con dolci e patatine e soprattutto… zucchero filato per tutti!

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le esperienze di gioco e crescita insieme però non sono finite:

Vi aspettiamo tutti al GREST!

 

Basilica di San Zeno

San Zeno, grande uomo di Dio

San Zeno

San Zeno, Patrono della Diocesi di Verona

San Zeno (o Zenone), di origine africana (come lo conferma lo stile dei suoi discorsi), si ritiene nato a Cesarea di Mauritania (l’odierna Scerscel nel Marocco) verso l’anno 300. Ebbe probabilmente una famiglia cristiana perché, da bambino, fu testimone commosso del martirio di S. Arcadio, del quale esaltò poi la fortezza. Frequentando le scuole universitarie di Cirta e Madaura, acquisì una vasta cultura classica, studiando Tertulliano, S. Cipriano, Lattanzio, di cui risentono i suoi discorsi. Forse accompagnando S. Atanasio, Patriarca di Alessandria d’Egitto, esule cacciato dagli eretici ariani, venne a Verona, e qui su invito del Vescovo S. Lucillo, si fermò.

Verona, dopo Aquileia, era la maggiore città del Veneto e dell’ Istria. Qui Zeno divenne sacerdote e si distinse per il suo intenso lavoro apostolico. Alla morte di S. Cricino, venne eletto Vescovo, ottavo della serie dei vescovi veronesi, e consacrato l’8 dicembre 362.

Di lui rimangono 93 “Sermoni” nei quali sentiamo l’eco delle opere da Lui compiute nel suo faticoso episcopato. Egli portò Verona, ancora pervasa da insidie ereticali e da un paganesimo rinascente, ad una generosa vita cristiana, soprattutto con la sua predicazione, tenuta nella Basilica da lui edificata, di cui rimangono significativi resti nel complesso archeologico della Cattedrale.

Morì il 12 aprile di un anno incerto fra il 372 e il 380 dopo aver impresso nella comunità cristiana veronese un’orma di sapienza, di amore e di virtù. La sua tomba fiorì subito di quei miracoli che Zeno già in vita, ebbe da Dio il privilegio di compiere. La devozione a Lui si diffuse e col suo nome sorsero chiese, oltre che in Verona, in tante città d’Italia e d’Europa. La Basilica romanica, nella cui Cripta è custodito il suo corpo, sorta verso il 1000, è mirabile poema di fede, di storia, di arte, e canta la gloria di Zeno, patrono della Città di Verona e della Chiesa veronese.

(Il testo è preso da un’immaginetta stampata in occasione della “peregrinatio” dell’urna con le reliquie del Santo nelle parrocchie della Diocesi di Verona.)